Psicologa Roma by

Quando e perchè rivolgersi ad uno Psicologo

 

Confused

 

  • Quando è opportuno rivolgersi a uno psicologo?


E’ opportuno rivolgersi a uno psicologo (verificando che sia anche psicoterapeuta qualora si voglia poi intraprendere un percorso di psicoterapia) se si vivono emozioni negative, tensione, sofferenza e sintomi psicologici più o meno evidenti. Ciò può accadere per diverse ragioni e trovare connessione con eventi traumatici recenti o del passato, relazioni familiari disfunzionali, etc.


Il disagio può insorgere e manifestarsi in specifici CONTESTI, che funzionano però in genere come vasi comunicanti:

- familiare
- lavorativo
- sociale.

 

Alcune CONDIZIONI PROBLEMATICHE che possono rappresentare motivo di consulto psicologico e richiesta d’aiuto sono:

- Conflittualità di coppia (con o senza separazione);
- Difficoltà relazionali figli/genitori;
- Depressione (in connessione o meno a eventi traumatici quali lutti, licenziamenti, diagnosi di malattia, etc.)
- Stati ansiosi, attacchi di panico;
- Sensazione di blocco (difficoltà a prendere decisioni, terminare gli studi/progetti personali, etc.);
- Comportamenti aggressivi e incontrollati (violenza domestica, acting out di bambini o adolescenti a scuola);
- Difficoltà scolastiche (disturbi dell’apprendimento, disturbo dell’attenzione, fobia scolastica, etc.);
- Mobbing o stress lavoro-correlato.


E’ importante che la MOTIVAZIONE alla consultazione dell’esperto sia interna, ossia che la richiesta parta dal diretto interessato, piuttosto che da amici e parenti, “preoccupati per” il proprio caro. Può anche accadere che un solo membro della coppia sia motivato a fare un percorso di terapia mentre l’altro si rifiuti. Ovviamente questo è un grande ma comune problema, che deve fare i conti anche con lo stigma di cui è ancora portatore lo psicologo/psicoterapeuta, visto come strizza-cervelli, medico dei matti, etc.


Un CRITERIO utile a orientarsi sull’opportunità di chiedere aiuto è il seguente: quando il disagio è persistente e c’è una compromissione della vita lavorativa, sociale o familiare. Diventa cioè estremamente faticoso se non impossibile per la persona continuare le quotidiane attività (si assenta spesso da lavoro, si ritira dalla rete sociale, rompe le relazioni, ha continui scontri con colleghi, amici e familiari, viene licenziata, etc.).

 

  • Perchè è opportuno rivolgersi a uno psicologo?


- Per CURARSI (qualora ci siano dei sintomi chiari);
- per PRENDERSI CURA (di sé e delle relazioni a cui si tiene), qualora si senta il bisogno o il desiderio di aumentare il benessere percepito.


Del resto, ricordiamo che la salute è definita dall’OMS, come "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia"!

Questo cambio di prospettiva si è riflesso nel rapporto con la medicina: un tempo ci si rivolgeva al medico quasi esclusivamente per curarsi dalle malattie, mentre in tempi più recenti prevenzione, benessere e qualità della vita sono diventati obiettivi altrettanto perseguibili e importanti. Facendo un passetto avanti, incontriamo quindi anche la psicologia: l’idea che corpo e psiche costituiscono un tutto difficilmente divisibile sta permeando sempre più la cultura generale. A tal proposito fa riflettere un dato emerso da una recente analisi condotta dall’Ordine Nazionale degli Psicologi: almeno il 50% delle richieste rivolte ai medici di base portano con sè, in realtà, anche un disagio di ordine psichico. Non a caso si fa molto parlare ultimamente della possibilità di istituire la figura dello Psicologo di Base in Italia.


Dunque ci si può rivolgere a un esperto psicologo/psicoterapeuta per:

- diminuire o eliminare disagio e sintomi psicologici già esistenti e più o meno strutturati (possibili livelli: individuale,    coppia, familiare, lavorativo);
- attraversare momenti di stress e cambiamento senza produrre (o mantenendo a un livello accettabile) sintomi e disagio psicologico in fase di insorgenza;
- migliorare la qualità delle relazioni e il benessere percepito;
- migliorare l’efficienza e il benessere organizzativo a lavoro, prevenendo il burn-out (interventi formativi).